
Progetto: Sala degli Ex Voto - Eremo di Bismantova (Reggio Emilia)
Una piccola stanza sotto il Santuario della Pietra di Bismantova diviene uno scrigno dove raccontare le vicende legate ai miracoli attribuiti alla Madonna. Un progetto espositivo polisensoriale e interattivo dove le immagini devozionali prendono vita attraverso sistema di narrazione multimediale.
Allestimento permanente di arte sacra




Progetto espositivo multimediale nel Santuario della Pietra di Bismantova
L’idea alla base di questo progetto è stata quella di trasportare lo spettatore all’interno della vicenda stessa di ogni singolo miracolo, coinvolgendolo emotivamente attraverso un approccio proattivo e multisensoriale. Un sistema narrativo integrato proietta lo spettatore in una dimensione testimoniale abbinando alla forza delle immagini devozionali quello delle parole. Il racconto del miracolo viene così assorbito dal visitatore come una confidenza mentre vengono rivelati i dettagli nascosti o meno evidenti degli ex-voto esposti. Ciascun dipinto diviene una finestra spazio-temporale da cui affacciarsi per assistere con i propri occhi all’evento miracoloso, compartecipando alle emozioni di stupore e incredulità del beneficiario della grazia.
Un piccolo museo immersivo in un edificio storico di grande pregio
La volontà di costruire uno spazio di sacralità si coniuga in questo progetto con la necessità di rendere attrattivi i pezzi esposti attraverso una interazione intima e personale. La sala, in condizioni di totale abbandono, è stata dunque ripensata come una sorta di moderno reliquiario in cui la luce modula e conferisce valore allo spazio, esaltandone le caratteristiche cromatiche e materiche. Il contrasto tra le cornici rosse e il freddo palinsesto grigio che le accoglie diviene elemento sequenziale che dona ordine e misura all’intero ambiente. I dipinti devozionali abitano così lo spazio in attesa di un dialogo con il visitatore che richiede un proprio spazio di intimità e condivisione. Il racconto del miracolo diviene il tramite di questa relazione predeterminandone i tempi e i modi: esso viene infatti azionato dal visitatore mediante una liturgia di semplici gesti che invitano al raccoglimento come, ad esempio, quello di isolarsi acusticamente mediante le cuffie. Le vicende dei miracolati, narrate in prima persona e illustrate degli ex-voto, proiettano il visitatore in una dimensione immersiva, ponendolo nella condizione di testimone oculare di questi episodi misteriosi e saturi di significato.
Non è il pregio intrinseco dei materiali a determinare la percezione di raffinatezza o lusso di un ambiente quanto la finezza con cui vengono valorizzati cromatismi e aspetti materici.
La luce è fondamentale per dirigere l’attenzione sugli aspetti più rilevanti dello spazio che può risultarne valorizzato tanto da luminosità diffuse che puntuali.
Il coinvolgimento di differenti sensi unitamente a piccoli gesti performativi rendono l’esperienza di visita molto più efficace favorendo un approccio proattivo e emotivamente più intenso.
Pillole di architettura d’interni
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